SOLIDARIETA' AFRICA PROGETTO FEDEROTTICA

Giovedì, 21 Novembre, 2013

È partita mercoledì 13 novembre, e vi farà ritorno il 3 aprile 2014 dopo aver circumnavigato l’Africa, la nave Etna del Gruppo navale Cavour che ospiterà a bordo ottici optometristi e oftalmologi impegnati nella missione umanitaria di tipo sanitario: “Trasforming children’s lives through sight”

È partita mercoledì 13 novembre, e vi farà ritorno il 3 aprile 2014 dopo aver circumnavigato l’Africa, la nave Etna del Gruppo navale Cavour che ospiterà a bordo ottici optometristi e oftalmologi impegnati nella missione umanitaria di tipo sanitario: “Trasforming children’s lives through sight”, che nasce con l’obiettivo di prendersi cura della vista dei bambini, per combattere la cecità evitabile, per dare accesso all’educazione e restituire dignità ai ragazzi africani.
L’iniziativa è promossa dalla Fondazione Francesca Rava – NPH Italia Onlus e dalla Marina Militare, in collaborazione con Federottica, AdOO (Albo degli Ottici Optometristi), AIMO (Associazione Italiana Medici Oculisti),Optometry Giving Sight.

Come è nata l’iniziativa lo spiega Giulio Velati, coordinatore della missione per Federottica. «La Fondazione Rava ha una grossa sinergia con la Marina Militare, a seguito degli interventi umanitari che hanno condotto insieme per parecchio tempo ad Haiti dopo il terremoto. Quando ha preso corpo la missione in Africa ho ricevuto una richiesta di coinvolgimento che ho immediatamente esteso a Federottica e all’Albo degli Ottici Optometristi, oltre che ad Associazione Italiana Medici Oculisti e Optometry Giving Sight».

La nave si fermerà in diversi porti africani e, in otto di queste tappe, entreranno in azione i volontari. «Stiamo organizzando l’équipe – dice Giulio Velati - che sarà costituita, per l’occasione, da due ottici optometristi e da un oculista. Lavoreranno insieme, ognuno per le proprie competenze. L’obiettivo è di far salire a bordo della nave durante ogni sosta, circa 150-200 bambini e ragazzi ai quali verranno esaminati gli occhi sia sotto il profilo della salute oculare, da parte dell’oftalmologo, sia sotto il profilo dell’individuazione di eventuali problemi, o difetti visivi, da parte dell’ottico optometrista. Qualora si evidenziassero delle necessità di compensazione del difetto visivo rilevato si procederà all’approntamento sulla nave, in tempo reale, dell’adatto occhiale necessario alla soluzione del  problema».   

L’obiettivo prefissato è di eseguire esami visivi a circa 2000 bambini prevedendo di approntare e donare circa 1000 occhiali. Per questo durante la missione, lunga circa 4 mesi, si alterneranno diverse equipe di volontari: operazione resa possibile grazie al supporto fondamentale di Orobianco, Consorzio OXO Italia e Gruppo Barletta, che si sono fatti carico dei costi dei viaggi.
Per permettere a ottici optometristi e oculisti di operare nelle migliori condizioni sono stati allestiti sulla nave quattro locali dedicati (accoglienza front office/service, laboratorio ottico, studio optometrico e studio oftalomologico e optometrico), dotate della migliore e più completa strumentazione grazie ai partner tecnici dell’operazione: le aziende Frastema Ophthalmics, Nidek - R.O.M., che hanno fornito gli strumenti optometrici e le attrezzature di laboratorio, Hoya che ha messo a disposizione le lenti oftalmiche, mentre Centrostyle eLook the Concept Factory hanno fornito le montature.

«Si tratta di una missione molto importante e che nello stesso tempo richiede molto impegno – conclude  Velati – per cui vorrei ricordare il gruppo di persone di Federottica e AdOO, da me coordinate, che si stanno adoperando per la riuscita dell’iniziativa. Andrea Rattaro, che sta seguendo i volontari e in parte la logistica, Marco Barajon, che sta curando le relazioni con le aziende di oftalmica e occhialeria, e Domenico Brigida che ha curato tutta la difficile e delicata parte operativa dell’allestimento dei laboratori sulla nave.
Per quanto riguarda i volontari posso dire con soddisfazione che abbiamo già le prime adesioni di colleghi, con una grande disponibilità, già confermata, di Giuliano Bianchi e Vincenzo Russo, che staranno un mese ciascuno sulla nave con l'importante funzione di coordinamento delle equipe che via via si succederanno nel corso della missione». 
M.L. 

       

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